L’infanzia e l’adolescenza con varianza di genere o trans (cioè persone che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita in base al sesso biologico) nella scuola non hanno il diritto fondamentale di esprimere liberamente la propria identità di genere.
Bullismo, cyber bullismo, stigma e discriminazioni sono aggressioni quotidiane a cui vengono sottopostә, le cui conseguenze sono sconvolgenti: tasso altissimo di abbandono scolastico, depressioni, autolesionismo e tentativi suicidari.
GenderLens ha avviato una campagna di sensibilizzazione per promuovere e attivare in ogni scuola di ordine e grado la carriera alias.
Una procedura di semplice applicazione, per cui nel registro elettronico viene inserito il nome scelto dalla persona trans al posto di quello anagrafico, evitando così il tormento di dover fare continui e forzati coming out e di subire molestie verbali e/o fisiche.
La carriera alias è un accordo di riservatezza tra la scuola, lә studente trans e la famiglia (nel caso di persona minorenne) e un atto di rispetto oltre che di tutela della privacy verso le istanze di studenti trans. Una buona pratica che assieme all’uso concordato di spazi sicuri (bagni, spogliatoi, etc.) concorre allo sviluppo psicofisico e al benessere della giovane persona trans, anche piccola, che vede riconosciuto il diritto alla propria autodeterminazione di genere.
Inoltre l’attivazione della carriera alias nella scuola è un’opportunità di conoscenza per attuare quella cultura del rispetto affinché sia un ambiente sicuro e protetto, resta anche un punto di partenza per affrontare un discorso più ampio di pratiche educative e discorsive che creino senso di appartenenza, di convivenza consapevole, parità, rispetto delle differenze e prevenzione di tutte le forme di discriminazione in tutta la comunità scolastica.
Nella scuola italiana non esistono Linee Guida Ministeriali Nazionali per poter attivare la carriera alias, ed è ora che la questione venga ratificata a livello nazionale per tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Attualmente resta strumento attuato a seconda della sensibilità della dirigenza scolastica di turno, questo è fortemente discriminante.
La scuola ha la responsabilità, oltre che l’obbligo, di garantire il benessere e la sicurezza a tutta la comunità scolastica
La carriera alias quindi, è parte fondamentale di quelle azioni concrete che la scuola può mettere in atto per accompagnare in modo affermativo la transizione sociale di chi ne fa richiesta rendendo il contesto scolastico il più accogliente possibile: con l’utilizzo di una comunicazione rispettosa e non sessista, con la riorganizzazione degli spazi e con l’informazione/formazione di tutta la comunità educante.
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Articolo di:
Richard Bourelly, (lui) è attivista transgender e dottorando in Sociology and applied social research, presso La Sapienza Università di Roma
Maric/Martin Lorusso, (lui/*) è attivista transfemminista e dottorando in Psychology presso l’Università di Bologna. Collabora con GenderLens nella formazione.
Michela Mariotto, (lei) componente del gruppo di ricerca Lis (Estudis socials i de gènere sobre la corporalitat, la subjectivitat i el patiment evitable) di Sociologia della UAB. Co-fondatrice dell’associazione GenderLens
https://pedagogiadelledifferenze.it/index.php/pdd/article/view/54