Avvertenze per l’uso
Quando si parla di identità di genere, occorre sempre tenere ben presente che non ci si riferisce a qualcosa di tangibile, monolitico e ben definito, ma che si sta parlando della percezione intima che ogni persona ha di sé in funzione del genere.
Si tratta quindi di un’esperienza individuale e per questo diversa una dall’altra.
Questo glossario vuole essere pertanto un aiuto a navigare il complesso, ma
affascinante, mondo del genere con la consapevolezza che le etichette, se da una parte sono un ottimo strumento che permettono di identificarci rispetto al genere, dall’altra possono limitare ed escludere quei vissuti che non si riconoscono nelle categorie a cui si riferiscono.
Infine, essendo il dibattito sull’identità di genere in continua evoluzione, e molteplici le sensibilità coinvolte, è bene non dimenticare che le definizioni qui presentate sono da considerarsi come convenzionali e provvisorie.
AFAB
“Assigned Female at Birth” ovvero una persona il cui genere assegnato alla nascita, in base al sesso degli organi genitali, è femminile.
vedi anche AMAB
Agender
letteralmente “senza genere”, una persona la cui identità di genere non si identifica in nessun genere.
AMAB
“Assigned Male at Birth” ovvero una persona il cui genere assegnato alla
nascita in base al sesso degli organi genitali, è maschile.
vedi anche AFAB
Bigender
persona la cui identità di genere corrisponde sia al genere maschile che a quello femminile.
Binarismo di genere
modalità con cui si interpreta il genere, in modo tale che risultino possibili solamente due categorie, quella maschile e quella femminile, mutualmente escludenti ma complementari.
Concezione che esclude quindi tutte le identità di genere non binarie (agender, bigender, genere fluido, genderqueer, etc.).
Cis-centrismo
l’idea che il sesso biologico equivalga all’identità di genere e che questa determini naturalmente l’espressione di genere.
Cis-gender (Cis)
si riferisce alle persone la cui identità di genere coincide con il sesso assegnato alla nascita (e quindi con il genere socialmente attribuito a quel sesso).
Crossdresser
la persona crossdresser è una persona che indossa spesso o saltuariamente abiti dell’altro genere socialmente riconosciuto (per esempio, un uomo che si veste da donna o una donna che si veste da uomo).
Quindi, la sua espressione di genere diverge in alcuni momenti e/o ambiti da quella ritenuta conforme in base al genere assegnato alla nascita.
Non ha nulla a che vedere con l’identità di genere della persona.
Espressione di genere
il modo in cui esprimiamo e performiamo il nostro genere attraverso il nostro comportamento, il vestiario, il modo di parlare e di muoverci.
Queste espressioni si basano spesso su rigidi stereotipi e sono fortemente condizionate dall’ambiente in cui viviamo (possono quindi variare da una cultura all’altra)
FtM
acronimo che viene dall’inglese e che significa Female to Male (da femmina a maschio).
È un termine coniato da persone cisgender per le persone transgender, con lo scopo di indicare chi ha affrontato una transizione (sociale e/o fisica) dal genere femminile a quello maschile.
Si tratta di un termine scorretto (le persone transgender non “cambiano genere”), fortemente binario ed escludente verso le persone non binarie, in quanto tiene conto solo dei generi maschile e femminile.
Lo stesso discorso è applicabile all’acronimo Mt
Gender Bender
persona che rifiuta un’identità di genere prefissata trasgredendo al comportamento previsto dal suo genere, sfidando le norme di comportamento con comportamenti androgini e con ruoli atipici.
Nel quadro generale della cultura queer, il definirsi “gender bender” è considerato una forma di attivismo sociale in risposta ai presupposti o alle generalizzazioni circa i generi.
Genderfluid o di genere fluido
persona la cui identità di genere non è definita, ma è invece fluida e può cambiare nel tempo. Questa persona può riconoscersi per un periodo nel genere femminile, per poi riconoscersi in quello maschile o in un altro genere non binario.
Genderqueer
spesso sinonimo di no binary.
Persona che rifiuta il binarismo di genere in quanto considera che ci siano in realtà una gamma di possibilità differenti per quanto riguarda l’identità genere, oltre al maschile e al femminile. La persona genderqueer si identifica con una di queste varianti
Identità di genere
indica il sentimento intimo e profondo con cui una persona, sin dai primissimi anni di vita, definisce il proprio sé con un’identità maschile, femminile o altro rispetto a dei modelli sociali di riferimento, che variano a seconda del contesto culturale e ad esperienze individuali. E’ l’autopercezione di sé rispetto al mondo esterno
MtF
acronimo che viene dall’inglese Male to Female (da maschio a femmina) e che indica quelle persone che hanno fatto una transizione (sociale e/o fisica) dal genere maschile a quello femminile.
Termine scorretto come riportato sopra nell’ acronimo FtM
No-binary o Non binari
è un termine ombrello che descrive diversi tipi di identità o espressioni di genere alternative a quelle binarie delle categorie del femminile e del maschile (agender, genderqueer, genderfluid, etc. )
Orientamento sessuale
indica verso chi sentiamo attrazione romantica, emotiva e/o sessuale, non ha nessuna relazione con l’identità di genere né con il sesso biologico.
A seconda dell’orientamento sessuale, le persone possono essere omosessuali, eterosessuali, bisessuali, asessuali, pansessuali, etc…
Passing
si riferisce alla capacità di una persona transgender di essere percepita come una persona cisgender. Questo avviene per mezzo di alcune strategie fisiche (scelta dei vestiti, del taglio di capelli, interventi medici etc.) e comportamentali che variano a seconda del contesto culturale e sociale di appartenenza.
Ci sono persone che ritengono imprescindibile un buon passing e altre che invece ritengono non sia così importante e si trovano più a loro agio con delle espressioni di genere non marcate dal binarismo di genere.
Sesso biologico
si riferisce all’insieme di caratteristiche biologiche del nostro corpo quali gli organi genitali esterni ed interni, le gonadi, le caratteristiche sessuali secondarie, gli ormoni sessuali e i cromosomi.
Sulla base di questa classificazione, le persone possono essere definite maschi, femmine o interse.
Transessuale
a questo termine, che si riferisce a quelle persone che hanno scelto di intraprendere un percorso di transizione medicalizzata e chirurgica di riattribuzione del sesso/genere, si preferisce il termine ombrello “ trans.”
Transessuale è un vocabolo obsoleto che viene dalla psichiatria, quindi ha un rimando fortemente patologizzante e un riferimento etimologico al “sesso” che ne sminuisce il significato politico
Transgender / trans*
termine che include tutte quelle persone la cui identità di genere non coincide con il genere assegnato socialmente alla nascita in base al sesso degli organi genitali.
Si tratta di un termine ombrello che racchiude al suo interno identità binarie e non binarie.
Negli ultimi anni si preferisce a quello di Transessuale, in quanto rappresenta un termine non legato alla medicina e che abbraccia un contesto politico.
Transgender/trans* sono infatti tutte quelle persone che vivono il genere al di là della norma sociale indipendentemente dal fatto che abbiano modificato medicalmente e/o chirurgicamente il proprio corpo.
Transizione sociale
si tratta del processo (reversibile in ogni momento) attraverso il quale alcune persone, anche piccole, con varianza di genere o transgender decidono di presentarsi alla società (famiglia, amicizie, scuola, lavoro etc.) secondo la loro vera identità di genere.
La transizione sociale avviene generalmente attraverso la presentazione di sè con un nuovo nome (ed eventualmente anche con nuovi pronomi) e aderendo talvolta alle regole sociali che corrispondono al genere verso cui si socializza (scelta dei vestiti, del taglio di capelli, etc.).
Varianza di genere
indica tutte quelle esperienze che si riferiscono al genere, sia in termini di identità che di espressione, che esulano da quanto considerato tipico in base al genere assegnato alla nascita.