Questo progetto vuole essere d’aiuto a quelle persone che sono vicine a un* bambin* gender variant, fornendo loro dei chiarimenti su alcuni dei concetti chiave che hanno a che vedere con l’identità di genere e la sua espressione, e offrendo alcuni suggerimenti su come comportarsi nell’interesse del/la minore. I consigli che vengono qui proposti vogliono essere delle linee guida generali, create a partire dalla revisione della letteratura scientifica internazionale disponibile sulla varianza di genere nell’infanzia e dall’esperienza delle persone coinvolte, quali i genitori e i professionisti della salute e dell’educazione. È importante ricordare però, che ogni bambin* vive la propria identità di genere e la esprime in modo peculiare, secondo il proprio sentire, che sarà necessariamente diverso da quello di qualsiasi altra persona. Parlare quindi di varianza di genere può includere molte esperienze differenti, ognuna delle quali è legittima per il semplice fatto di essere vissuta. In questo progetto si cerca di utilizzare un linguaggio che sia il più possibile rispettoso di questa diversità, inclusivo e non patologizzante.
Lo scopo principale di GenderLens è riuscire a far vedere quanto l’ambiente, il sostegno e l’accompagnamento da parte delle famiglie sia fondamentale al benessere psicofisico dei minori e possa in larga misura contribuire a crescere degli esseri umani capaci di affrontare con determinazione qualsiasi situazione. I genitori non devono essere lasciati soli in questo percorso di crescita de* loro figl*. Così come anche gli insegnanti, i professionisti della salute, gli addetti ai servizi sociali hanno tutti il compito, non sempre facile ma sicuramente stimolante, di accompagnare il/la bambin* in modo positivo e rassicurante in questo viaggio di esplorazione del genere di cui si conosce solo il punto di partenza, ma la cui destinazione, viste le variabili possibili e immaginabili, è difficile da prevedere.