La comprensione su che cosa sia e rappresenti il genere si evolve continuamente. Tutti noi siamo inondati di messaggi di genere dal momento in cui nasciamo, eppure offriamo ai bambini poche opportunità di considerare o comprendere più profondamente questo aspetto molto importante della vita. L’alfabetizzazione di genere è essenziale per i bambini per comprendersi, impegnarsi in relazioni sane, identificare e collocare i messaggi sociali nel contesto e avere un ruolo decisivo nel determinare gli aspetti del proprio genere oggi e in futuro. Le idee della società sul genere influenzeranno ogni aspetto critico della loro vita, dall’educazione alla carriera, alle relazioni e altro ancora.
Le persone tendono a usare i termini “sesso” e “genere” in modo intercambiabile. Ma sebbene connessi i due termini non sono equivalenti. Ciò che avviene in maniera molto banale è che a un neonato si assegna il genere femmina o maschio in base agli organi genitali. Sono pochi i paesi che prevedono un terzo genere x. Una volta assegnato un sesso, presumiamo il genere del bambino. Per alcune persone, questo è la tappa iniziale di un percorso che non crea preoccupazioni nè riflessioni perché il loro genere si allinea alle idee e alle ipotesi relative al genere associate al loro sesso. Tuttavia genere di una persona è la complessa interrelazione tra tre dimensioni: corpo, identità e genere sociale
Un pensiero su “Cosa è il genere”
Secondo la mia esperienza il genere, o forse sarebbe meglio dire l’identità di genere, è una qualità innata dell’individuo e riguarda la sua vita sociale: a quale gruppo sociale sentiamo di appartenere (femminile o maschile), accanto a chi ci sentiremo più facilmente a nostro agio, per chi saremo istintivamente portat* a empatizzare, le storie di chi sentiremo risuonare dentro di noi come fossero nostre, quali adulti osserveremo durante la pubertà pensando che è proprio a loro che vorremmo assomigliare da grandi.
Mentre il sesso è una qualità che attiene al corpo e quindi facilmente identificabile, l’identità di genere è custodita nell’anima (o, fuor di metafora, nel cervello) e non è riconoscibile se non ascoltando quanto ognun* asserisce di sé stess*.