Quella che segue è la lettera della mamma di un ragazzino trans inviata a una rubrica. Ciò che racconta è una cosa che accade molto spesso. Per quasi tutte e famiglie italiane che conosciamo il problema dei parenti è un problema molto molto grande. A volte è addirittura il motivo per cui i figli e le figlie non vengono lasciati liberi di esprimersi. “Gli altri” svolgono un ruolo molto, troppo importante nella cultura italiana e spesso, nei nostri casi, a pagarne le conseguenze sono i già piccoli.
La risposta che viene data a questa mamma è molto semplice e molto vera. La serenità dei bambini e delle bambine viene sempre al primo posto!
Gentile Care and Feeding,
durante il fine settimana, io e i miei genitori abbiamo avuto un litigio con il mio cugino preferito e sua moglie. Sono molto religiosi e abbiamo sempre evitato l’argomento. Mio cugino, dopo aver consumato un bel po’ di vino, ha frainteso qualcosa che ho detto sulla storia di Adam Rippon-Mike Pence e ha pensato che me la stessi prendendo coi cristiani in generale. Ha dato di matto e ha attaccato verbalmente i miei genitori e me (lanciando bombe F davanti al mio bambino di 8 anni). Già questo sarebbe sufficiente ma io sono proprio arrabbiata con mio cugino!
Il vero problema è che prima che facessero le valigie e se ne andassero, la moglie di mio cugino (che conosco da 30 anni!) ha svegliato mio figlio transgender di 14 anni e gli ha fatto proselitismo sul trovare Dio e Gesù e su quanto lui sia davvero una bellissima giovane donna. Non l’ho scoperto fino al giorno successivo, e ora sono arrabbiatissima!
So che in fondo sono brave persone. Li conosco da decenni e da adolescente sono andata anche al loro matrimonio. Non abbiamo mai avuto uno screzio nemmeno lontanamente per tutta la vita. So che sua moglie aveva anche buone intenzioni nel suo modo totalmente inappropriato di approcciare mio figlio. Ma mi sento come se avessi fallito con mio figlio per aver lasciato che questa persona, abbastanza vicino a lui, potesse dirgli qualcosa del genere, e so che non mi fiderò mai più di loro. Ho una famiglia grande e unita, e sarà imbarazzante e difficile la prossima volta che ci vedremo (che per fortuna non sarà presto). Sento che alla fine sarò costretta a perdonare e dimenticare per mantenere la pace famigliare, ma sento che non potrò mai più lasciarli vicino a mio figlio. Il mio solito istinto è perdonare e andare avanti, ma la mamma orsa in me è assolutamente infuriata. Cosa faccio? Adoro queste persone, ma hanno superato una linea che non può essere superata.
—LGBT Mama Bear
Gentile LGBTMB,
C’è un detto, spesso attribuito a Maya Angelou in una conversazione con Oprah Winfrey: “Quando le persone ti mostrano chi sono, credici”.
In questa lettera descrivi due diverse versioni di tuo cugino e sua moglie. Stai descrivendo una famiglia di “brave persone” che “hanno buone intenzioni”. Ma stai anche descrivendo persone che urlano, scagliano insulti e svegliano un bambino solo per negargli il suo genere in faccia. Puoi continuare una relazione con le prime persone che hai descritto, ma non con le seconde. E gli eventi che descrivi in questa lettera dimostrano, senza dubbio, che tuo cugino e sua moglie sono tanto il secondo tipo di persone quanto il primo. Devi credere ugualmente a entrambi.
Non importa che siano stati educati o amichevoli. Dobbiamo stare attenti a non confondere gentilezza o cordialità con la protezione. Uno non significa l’altra, specialmente per le persone che vengono emarginate. Né la gentilezza, di per sé, è la prova della presenza del bene. Sono sicuro che ci sarebbero state persone che avrebbero partecipato volentieri o avrebbero anche facilitato il linciaggio dei miei antenati esattamente come avrebbero portato educatamente una torta di ciliegie a un vicino. In questo paese la bruttezza e la cortesia non sono in alcun modo incompatibili.
Inoltre, non importa che il comportamento della moglie di tuo cugino provenga da quello che lei ritiene essere una buona intenzione. L’impatto del suo comportamento emotivamente violento su tuo figlio, che è un bambino, è distruttivo. Non puoi amare e sostenere tuo figlio e lasciare il comportamento di queste persone completamente dietro le spalle. Ami tuo figlio, quindi farai tutto ciò che è in tuo potere per assicurarti che non debba essere sottoposto di nuovo a un trattamento così. Potresti non riuscire del tutto, ma questo evento non può essere semplicemente lasciato correre – almeno non fino a quando tuo cugino e sua moglie non facciano un serio mea culpa e accettino tuo figlio senza riserve. E anche allora, sarebbe saggio essere diffidenti. Cerca di impedire a tuo figlio di essere costretto a stare nella stessa stanza con loro. Puoi anche accettare le scuse, ma non dovresti costringere tuo figlio ad accettarle per tuo conto. Proteggerlo è molto più importante che restare in rapporti amichevoli.
Non puoi dimenticare l’accaduto, e non credo che te lo puoi lasciare alle spalle. Il perdono è un’altra questione. È possibile perdonare senza dimenticare, così come è possibile perdonare senza permettere che certe cose si ripetano. Perdonare è semplicemente diventare disposti ad avere il cuore e la mente liberi dall’odio e dal risentimento. E penso che tu possa farlo. Anche se tuo cugino e sua moglie non possono.